Gli anni passano anche per il commissario Montalbano, personaggio di cui Camilleri ha scritto per la prima volta nel 1994.
Con l'età arriva anche la nostalgia della gioventù. E` sufficiente il sorriso di Angelica per risvegliare in lui una passione di stampo adolescenziale.
Ma lo scorrere del tempo non si evince tanto dai cambiamenti nel commissario, ma dai non cambiamenti della trama. L'ultimo romanzo ripete infatti sempre gli stessi schemi narrativi, gli stessi clichè e gli stessi personaggi caricaturali.
Ciononostante è un romanzo che funziona, la trama fila via liscia come l'olio e l'uso del dialetto siciliano è piacevole e spassoso come sempre.
Che dire, forse sarebbe ora per Camilleri di abbandonare il suo tanto amato personaggio.
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