mercoledì 17 aprile 2013

FA BEI SOGNI - Massimo Gramellini

Fa bei sogni di Gramellini è un altro di quei romanzi che già da un po' mi ero ripromessa di leggere e poi, per un motivo o per l'altro, veniva sempre scartato a favore di qualcos'altro. Probabilmente era perché avevo paura di ciò avrebbe potuto risvegliare il racconto autobiografico dell'autore. Perdere un genitore è sempre un dramma, a qualunque età questo avvenga. E' un dramma quando avviene in età avanzata e si sa che è nell'ordine naturale delle cose, è un dramma quando avviene da un po' più giovani e non si è ancora pronti a salutare, ma lo è ancora di più se questo avviene in tenera età e non si hanno ancora gli strumenti emotivi e cognitivi per affrontarlo. E questo è quello che è successo al giornalista torinese, che in questo romanzo ci racconta le sue difficoltà nell'accettare la morte della madre quando lui ha solo 9 anni e come questo abbia segnato tutta la sua adolescenza e parte della sua vita adulta. Mi ha molto colpito il rapporto con suo padre. Un uomo a sua volta distrutto dal dolore, un padre di quella generazione cresciuta nella convinzione che i padri fanno i padri e le madri le madri, e che non riesce quindi a creare un vero rapporto con suo figlio e pur di proteggerlo gli nasconde la verità. Salvo poi nei momenti più importanti dare il suo supporto e il suo consiglio. E' un libro dolce e triste (o salato come le lacrime che tira fuori), ma allo stesso tempo ironico e divertente, come solo la vita può esserlo.

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1 commento:

Leyla Ferrari ha detto...

Ho letto questo libro con un gruppo di lettura e mi è piaciuto molto.
Penso che ero l'unica che non conosceva Gramellini, ora mi piacciono molto i suoi interventi da Fazio.
Di questo libro ho amato moltissimo la preghiera che dice al funerale della mamma.