lunedì 31 maggio 2010

IL LEONE DI MACEDONIA - David Gemmell

Ed eccomi qui a parlarvi di un libro decisamente bello, per gli amanti del genere si intende, si tratta de “Il Leone di Macedonia”. Il primo di due volumi che compongono il ciclo “Antica Grecia” di David Gemmell. Forse non è la saga che ha portato al successo lo scrittore e probabilmente è meno conosciuta del ciclo dei Drenai, ma una volta iniziato è difficile staccarsi. Tra storia e mito ritroviamo in questo libro le gesta dell’eroe greco Parmenion, che anche le cronache ufficiali hanno un po’ dimenticato, dalla sua nascita ripercorriamo tutte le difficoltà affrontate per diventare un grande guerriero. Un romanzo che intreccia sia l’aspetto storico che quello fantasy in un preciso equilibrio, quasi 600 pagine di vero piacere.
A breve inizierò il secondo volume “Il principe nero”, in cui vedrò coinvolto un altro grande personaggio storico, ma questa sarà un’altra recensione.

Buona lettura

Ulteriori informazioni su David Gemmell
Leggi questa intervista a David Gemmell

Continua...

domenica 30 maggio 2010

LA SAGA DELL'IMPERO "WA" - Sean Russell

Uno scenario atipico quello tratteggiato da Sean Russell per questo fantasy in salsa orientale. L'impero Wa è modellato sui grandi regni cinesi e nipponici di epoca medievale, così come i personaggi, i conflitti e le credenze mistico-religiose dell'epoca. Chi ha amato i film di genere usciti negli ultimi anni al cinema non potrà non apprezzare questo ciclo di romanzi, nei quali Sean Russell si dimostra profondo conoscitore della civiltà orientale e abile tessitore di intrighi. Interessante e piacevole.

Ulteriori informazioni su Sean Russell
Visita il sito di Sean Russell

Continua...

mercoledì 19 maggio 2010

TRILOGIA DEI DRAGONIERI DI PERN - Anne McCaffrey

Negli ultimi tempi si è assistito a un crescente interesse nei confronti dei draghi, creature mitologiche protagoniste della saga di Anne McCaffrey il cui fascino, a giudicare dai titoli al cinema o in recenti romanzi fantasy, continua ad influenzare l'immaginario collettivo. Il pubblico sembra essere dedito a una sorta di ricerca di affetto nei confronti di un compagno immaginario che si vorrebbe dotato di intelletto e autodeterminazione ma allo stesso tempo fedele e docile come un cane. Caratteristiche che poco si conciliano con un mostro sputafuoco e gigantesco, un rettile dotato di una saggezza superiore con l'irresistibile tendenza ad accumulare tesori di cui diventa gelosissimo custode.
E` l'eterna attrazione che proviamo per la bestia dai terribili poteri ma che vorremmo allo stesso tempo imparare a conoscere e addomesticare, un istinto che ha probabilmente radici profonde nel nostro essere, in cui il sesso gioca un ruolo importante.
Al di là delle motivazioni con le quali Anne McCaffrey abbia scritto la sua saga sui dragonieri di Pern, ciò che viene fuori da questa trilogia è l'ammirazione che l'autrice prova nei confronti di queste creature, dalle quali tra l'altro dipende la sopravvivenza del genere umano nel lontano mondo alieno sul quale vivono. Le imprese a cui sono chiamati questi esseri speciali tuttavia non bastano a restituire loro la giusta dimensione che altri racconti invece efficacemente consegnano, siano essi brutali e terrificanti, saggi e ammirevoli, leggendari e invincibili.
Sul mondo di Pern essi vengono relegati al rango di animali addomesticati, asserviti alle necessità della razza umana, da essi amati dell'amore che si può nutrire per una meraviglia tecnologica, non già per una creatura della quale si ammira e si teme la superiorità fisica e mentale. Troppo poco per chi ha provato timore e meraviglia di fronte all'astuzia e alla potenza di Smaug o dei draghi di Terramare.


Ulteriori informazioni su Anne McCaffrey
Visita il sito ufficiale di Anne McCaffrey

Continua...

martedì 11 maggio 2010

FLINX NELLA TERRA DI MEZZO - Alan Dean Foster

Guardando Avatar e le foreste del pianeta Pandora, viene subito in mente il mondo arboreo in cui Alan Foster ambienta l'avventura di Flinx e del suo piccolo drago domestico. Personaggio dotato di poteri psichici, Flinx è un eroe atipico, lontano anni luce da certi spacca-montagne, molto più attirato dai misteri dello spazio e animato da una curiosità insaziabile, soprattutto quando questa gli permette di stare lontano dai suoi simili, coi quali fatica a trovare sintonia. Simili che, più lui si allontana, più loro gli vanno dietro, come quelli che, in questo episodio fra i tanti vissuti dal nostro, finiscono però col trovare guai molto grossi.
A metà strada fra l'azione e lo splatter, Foster inscena un'avventura tutto sommato avvincente, scritta con piglio sicuro e spedito, dove ciò che emerge è la rovina incontro alla quale va l'ottuso dai modi bruti a differenza dell'uomo umile e quindi curioso, che vuole capire e non necessariamente farsi capire e che migliora la propria esistenza aumentando la conoscenza, il rispetto e l'ammirazione per ciò che lo circonda, scoprendo quanto di sorprendente e interessante si possa nascondere anche dietro le realtà più spaventose.

Ulteriori informazioni su Alan Dean Foster
Visita il sito di Alan Dean Foster

Continua...

venerdì 7 maggio 2010

UN'OTTIMA ANNATA - Peter Mayle

I profumi e i sapori di una calda e affascinante Provenza fanno da cornice a "Un'ottima annata" di Peter Mayle. La storia di Max Skinner, giovane brillante abituato alla frenetica vita della City londinese, che di colpo si ritrova a improvvisarsi produttore di vino tra le colline del Luberon. Da questo libro è stato tratto, nel 2006, l'omonimo film di Ridley Scott con Russel Crowe; se non avete avuto occasione di vederlo, allora vi consiglierei di dedicare un pò del vostro tempo alla lettura di questo romanzo. Secondo me, per certi aspetti, è più il luogo dove si svolgono i fatti che non la storia a trasmettere le vere emozioni, ma nel complesso è un libro che si lascia leggere.
Alla fine magari non vi ricorderete di Max, ma di certo vi verrà voglia di fare un giro in Provenza.

Buona lettura

Ulteriori informazioni su Peter Mayle
Visita il sito ufficiale di Peter Mayle

Guarda questa intervista a Peter Mayle (in lingua originale):


Continua...

giovedì 6 maggio 2010

LA REGINA D'INVERNO - Boris Akunin

In un affascinante spaccato della Russia di fine Ottocento si svolge "La Regina d'Inverno" di Boris Akunin, primo romanzo della serie di avventure dell'investigatore Erast Fandorin. Il nostro giovane investigatore si troverà presto coinvolto a indagare su uno strano suicidio a prima vista di carattere passionale, ma ben presto le cose si complicano tra organizzazioni internazionali di dubbia moralità e giovani aristocratici moscoviti annoiati. Se siete amanti dei gialli sarà impossibile non affezionarsi a questo personaggio, che nulla ha da invidiare ai più classici investigatori belgi e francesi di cui sempre si parla e che forse si tende un pò troppo a osannare.

Ulteriori informazioni su Boris Akunin
Visita il sito ufficiale di Boris Akunin

Continua...

mercoledì 5 maggio 2010

TUTTI GIU' PER TERRA - Giuseppe Culicchia

Pur essendo stato scritto nel 1994, Tutti giù per terra, romanzo di esordio di Giuseppe Culicchia, rimane ancora fortemente attuale. Le vicende del giovane protagonista Walter offrono una chiara visione della quotidianità dei ragazzi dei giorni nostri. Si tratta di un ragazzo normale, con le tipiche paranoie di un ventenne che non trova una collocazione nel mondo e che si vede rimbalzare da quelle istituzioni, università e famiglia in testa che dovrebbero invece aiutarlo nel suo percorso di crescita. Culicchia traccia il ritratto di una generazione incerta sul proprio futuro e schiacciata dalle pressioni sociali e dai valori dominanti che si impongono a tutti indistintamente. Walter si sente schiacciato da questi stereotipi e prova a ribellarsi senza però trovare aiuto in chi gli sta intorno e affrontando da solo le difficoltà che gli si presentano.
L'autore è impietoso verso il mondo universitario, ci descrive facoltà anonime e spersonalizzate, piene di studenti parcheggiati, di professori assenteisti e di assistenti, che per pochi soldi, portano avanti il loro lavoro. Un'università senza alcuna possibilità di dialogo e in cui l'apprendimento è ridotto a semplici nozioni da imparare su libri di testo costosissimi anche in fotocopia. Il romanzo è ambientato tra gli anni '80 e '90, ma è difficile pensare che qualcosa possa essere cambiato.

Ulteriori informazioni su Giuseppe Culicchia

Continua...

martedì 4 maggio 2010

L'OCCHIO DEL MONDO - Robert Jordan

L'occhio del mondo è il primo volume di una saga di proporzioni monumentali conosciuta come La ruota del tempo, composta da una dozzina di romanzi, ciascuno dei quali della dimensione di circa 800 pagine. Bisogna dare atto a Robert Jordan del coraggio dimostrato nell'intraprendere un'opera di così vaste dimensioni, sia per la difficoltà nel mantenere la trama sotto controllo, sia per l'impegno in senso temporale necessario per produrla, visto che gli ha dedicato tre lustri della sua vita, senza peraltro riuscire a completarla.
La prima cosa che appare evidente, non appena ci si approccia alla lettura è l'intento dell'autore di avvicinarsi al mito di Tolkien, la cui incredibile abilità nel ricreare un mondo tanto fantastico quanto dettagliato sia sul piano spaziale che temporale, ha influenzato generazioni intere di scrittori. Robert Jordan non fa eccezione ma più di altri spinge al massimo il livello di profondità del dettaglio, costruendo un'ambientazione eccezionalmente ricca e complessa nella quale inscenare la propria storia.
Resta però un certo disappunto quando, giunti in fondo a un tomo già piuttosto voluminoso, non si sente alcun desiderio di sapere cosa succederà nei prossimi dieci. E` la delusione che deriva dallo scoprire che la cornice è più bella del quadro in essa contenuto, dall'aspettativa frustrata di una promessa non mantenuta, quella di una nuova, grande saga fantasy che reggesse il confronto con l'intramontabile Signore degli Anelli.
Purtroppo però non è così. La trama sa di già visto fin dal primo capitolo, i personaggi sembrano imitarne altri senza essere convincenti, l'eroe di turno non sa parlare al cuore del lettore e in definitiva non ci importa nulla sapere come la sua storia andrà a finire. Insomma, un vero peccato.

Ulteriori informazioni su Robert Jordan
Visitate il forum su Robert Jordan

Continua...

lunedì 3 maggio 2010

CIRCOLO CHIUSO - Jonathan Coe

In Circolo Chiuso, seguito de La banda dei brocchi, Jonathan Coe ci racconta la Gran Bretagna di questi tempi. Attraverso le vite dei suoi protagonisti Coe traccia un perfetto affresco politico e sociologico del decennio appena trascorso. Ci sono le Torri Gemelle e la crisi industriale. C'è Blair e i dubbi dell'opinione pubblica inglese sull'intervento in Iraq. Tutto questo intrecciato alla perfezione con le vicende quotidiane dei personaggi, quarantenni alla ricerca di un equilibrio, che vedono cadere uno alla volta tutti i capisaldi della loro adolescenza. Rispetto al precedente lavoro di Coe, Circolo Chiuso può essere considerato il romanzo della disillusione, della consapevolezza di come molte delle speranze dell'adolescenza devono poi scontrarsi con la realtà del mondo da adulti.
La capacità di Coe di emozionare e coinvolgere deriva proprio dall'universalità delle sue storie, sono vicende umane come tante, normali percorsi di chi deve venire a patti con i suoi sogni e i suoi ideali. A ciò si affianca un'abilità di scrittura notevole, caratterizzata dall'utilizzo di un linguaggio moderno molto vicino alle nuove forme di scrittura introdotte dagli SMS o dalle e-mail.
Un libro che lascia sicuramente il segno.

Ulteriori informazioni su Jonathan Coe
Leggi questa intervista a Jonathan Coe

Continua...

domenica 2 maggio 2010

ROSSA - Giorgio Scerbanenco

Ciò che colpisce di Scerbanenco, fin dalle prime pagine, è la sicurezza e "competenza" che dimostra nel raccontare la sua storia. Lo stesso incontro con Rossa, lo sbocciare della passione fra lei e il protagonista, viene spiegato con le parole di chi ha vissuto quelle sensazioni sulla propria pelle e con tanta forza da sapere bene di cosa sta parlando.
Non si tratta quindi di una consapevolezza di tipo tecnico ma passionale, attraverso l'esperienza. La passione domina i comportamenti dei personaggi di Scerbanenco, li rende ciechi e sordi alla ragione, si abbandonano al fato, prigionieri della loro incapacità di ribellarsi all'istinto. Quando un uomo si trova in una certa situazione, deve reagire in un certo modo e nulla potrà distoglierlo, anche se questo lo porterà alla rovina.
Scerbanenco dà ai propri personaggi l'illusione di poter gestire la propria vita, di migliorarla grazie ai propri sforzi. Tuttavia il destino si frapporrà con la sua carica distruttiva e insuperabile e loro lo sanno. Essi sanno sempre che, qualunque sia l'impegno che ci potranno mettere, accadrà un evento che allontanerà i loro sogni, vanificando ogni tentativo. Da qui il fatalismo, una vita da vivere alla giornata, un abbandonarsi all'ineluttabile destino di rovina.
Eppure Scerbanenco dà sempre loro una via di fuga, una possibilità, un modo per uscirne "puliti". E questa possibilità passa attraverso la ragione. La passione che dà gli stimoli, che è il motore della quotidianità, deve essere sapientemente dosata o rischia di trascinarci in un vortice, un pauroso vortice.
La vita richiede equilibrio, un sapiente dosaggio di ingredienti, al fine di realizzare i propri sogni, anche se questo dovesse richiedere dei sacrifici.

Ulteriori informazioni su Giorgio Scerbanenco
Visita il forum su Giorgio Scerbanenco
Continua...

sabato 1 maggio 2010

LA BIBLIOTECA DEI MIEI SOGNI - Julie Highmore

Scoperto quasi per caso durante una visita in libreria, "La biblioteca dei miei sogni” di Julie Highmore, narra di un progetto della biblioteca comunale di creare un gruppo di lettura, credo di non essere l’unico amante dei libri a cui piacerebbe far parte di un gruppo del genere. I personaggi sono semplici, ma allo stesso tempo piacevoli, le loro storie sono abbastanza comuni ma messe nella stessa stanza hanno una buona resa. Interessante la scelta dei libri citati dal gruppo, che sono un ottimo spunto per nuove letture.
Sicuramente abbiamo per le mani un romanzo "leggero" ma non per questo lo definirei un libro "da spiaggia".
Il titolo originale è “Pure Fiction” ed è l’unico ad essere stato tradotto, anche se esistono altri otto titoli di questa scrittrice.

Buona lettura

Continua...