venerdì 25 aprile 2008

IL CONTE DI MONTECRISTO - Alexandre Dumas

Immaginate di imbarcarvi su uno yacht e di partire per un lungo viaggio. Non sapete dove andrete né quando tornerete, di certo sarà un viaggio lungo, coinvolgente, anche istruttivo ma vi porterà dall'altra parte della terra e poi di nuovo a casa.
Questo è Il Conte di Montecristo, un viaggio di andata e ritorno, durante il quale ci si dovrà perdere, per ritrovarsi profondamente cambiati. Ma non si tratta di una partenza facile. In pochi sarebbero disposti a lasciare una vita semplice e tranquilla, con un futuro promettente, ricco di soddisfazioni che renderanno la propria esistenza degna di essere vissuta. Eppure, quando delle forze a noi estranee e fuori dal nostro controllo si mettono in moto e puntano senza incertezze in una direzione che le porterà ad attraversare il nostro cammino, non potremo fare altro che affrontarle e tentare di superarle. Se non ci riusciremo, verremo sconfitti e, se il destino sarà sufficientemente crudele, cadremo così in basso che non potremo mai più rialzarci.
A meno che... A meno che non sia proprio nel momento più disperato, quello in cui un uomo abbia la possibilità di scoprire riserve di energia di cui lui stesso non era a conoscenza, energie che gli permetteranno di risollevarsi e di osservare con occhi diversi, più consci, più maturi, chi era prima di conoscere il suo dramma e cosa aveva dovuto affrontare.
Il Conte di Montecristo racconta il dramma di un uomo e la sua trasformazione grazie ad esso. Tanta avventura è contenuta in questo libro di Alexandre Dumas, in una trama per certi versi bizzarra, che non ha nulla a che fare con quelle lineari, studiate a tavolino come si fa nei nostri giorni, una trama colma di salti e rimandi, spiazzante a volte ma proprio per questo energica e avvincente.
Una trasformazione dunque, non certo semplice ma anzi radicale, dolorosa ma necessaria, l'unica strada per sopravvivere al proprio destino e vincerlo.


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