sabato 7 maggio 2011

IL CODICE DA VINCI - Dan Brown

Certi romanzi si leggono anche sull'onda dell'entusiasmo diffuso, come questo Codice da Vinci di Dan Brown, di cui si è fatto un gran parlare, visti i temi trattati. I misteri, si sa, attraggono sempre la fantasia popolare, inoltre le opere di Leonardo, che a quanto pare affascinano particolarmente gli americani, sono tornate molto di moda negli ultimi tempi, come se improvvisamente qualcuno si fosse accorto che Leonardo da Vinci era un genio e geniali i suoi lavori e le sue idee.
Al di là di tutte le speculazioni che si possono fare su quanto raccontato nel libro, il Codice da Vinci resta un romanzo giallo dall'impostazione tradizionale, dove, a fronte di un delitto iniziale, si raccontano gli sforzi del protagonista per scoprire il colpevole e il movente. L'avvio è intrigante, decisamente la parte più riuscita di tutto il romanzo, inchioda il lettore con un perfetto mix di mistero, suspense e azione.
Passati i primi, concitati momenti, si procede con lo sviluppo della trama e il ritmo cala notevolmente, con qualche accelerata ogni tanto ma senza mai raggiungere l'intensità dei primi momenti. Il grande appeal di quest'opera non risiede tanto nella qualità della narrazione ma nei numerosi spunti di riflessione che offre. Non a caso è su questo aspetto che si concentrano le innumerevoli discussioni, tanto è vero che dei protagonisti della storia e delle loro motivazioni resta poco o nulla, a nessuno interessa il destino del professore Robert Langdon, quello che conta sono i misteri che ci svelerà.
Come spesso accade però, quando si parla di certi temi, si finisce con l'assecondare il desiderio di "scoperta" del lettore, svelando segreti a manciate, per cui certe teorie sono talmente tirate per i capelli da risultare fastidiosamente artificiose e certe conclusioni così affrettate da suscitare ilarità.
Succede così che un libro partito sotto i migliori auspici, si perde per strada, satura il lettore di congetture gratuite, lo obbliga a dare per scontate un sacco di cose, lo costringe a sorbirsi qualunque fantasia facendole passare per verità finalmente svelate, per segreti che infine non saranno più tali e che ci permetteranno così di gioire perché qualcuno si è preso la briga di aprirci gli occhi.
Probabilmente sarebbe sufficiente limitarsi a pensare che Dan Brown è uno scrittore in gamba, che ha avuto un'ottima idea per un romanzo e che ha pensato, scrivendolo, di piacere a tanti lettori. Tutto il resto sono fiumi di parole di coloro che non riescono mai a trovare il limite fra ciò che si vede e fra ciò che si vorrebbe vedere.

Ulteriori informazioni su Dan Brown
Visita il sito ufficiale di Dan Brown
Visita il sito ufficiale del film tratto dal romanzo Il Codice da Vinci

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