sabato 4 giugno 2011

L'UOMO DUPLICATO - Josè Saramago

Il tema del doppio ha sempre affascinato gli scrittori di tutti i tempi. Saramago, ne L'uomo Duplicato, lo tratta però in maniera decisamente nuova. Non più una persona con due diverse personalità, bensì due persone distinte, con due vite diverse ma identiche nell'aspetto, pur non essendo in alcun modo parenti.
Quanto è importante il sapere di essere unici e non copia di qualcun'altro? Quanto l'apparenza connota un uomo in quanto tale? Questi sono i quesiti che Saramago pone a noi e ai suoi protagonisti. E Saramago cerca di dare una risposta guidandoci passo passo nell'ossessione che il protagonista matura verso il proprio doppio fino ad un finale spiazzante e stupendo.
Si tratta di un tema sicuramente interessante e intrigante, l'inizio del romanzo è coinvolgente e spinge il lettore a volerne sapere di più. Il finale è di quelli che colpiscono e rimangono. Peccato però che la parte centrale sia lenta e noiosa, il protagonista eccessivamente inetto e poco attrezzato ad affrontare la sua vita, a tal punto da risultare fastidioso. Il vero valore di questo romanzo sta nello stile e nella scrittura di Saramago. L'ironia pungente, continue intrusioni del narratore nella storia, il non utilizzo delle virgolette nei dialoghi rendono lo stile di Saramago innovativo ed unico.

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