E' strano il rapporto di amore e odio che gli uomini hanno sviluppato con i topi e i ratti. Se nella realtà sono bistrattati, temuti ed evitati, nel mondo della fantasia sono spesso personaggi positivi e protagonisti di grandi racconti, basti pensare a Topolino e a tutti i topi presenti nei film di Walt Disney.
Firmino, il protagonista del romanzo dell'esordiente Sam Savage, non sfugge a questa regola e il lettore troverà semplice immedesimarsi in lui. Questa volta però non si tratta di un topo dal bell'aspetto o portatore di chissà quali valori positivi, al contrario è un ratto brutto, sfigato, malinconico e perverso. L'unica nota positiva che lo rende simpatico è il suo amore per i libri.
Firmino si ciba di libri, dapprima nel vero senso della parola per non morire di fame e proseguendo con il tempo per sfuggire alla sua natura di Topo e al progresso che ingurgita il suo mondo.
Chiunque ami la lettura non può che immedesimarsi in Firmino, nella sua necessità di leggere qualunque cosa gli capiti a tiro, nel suo utilizzare i libri come antidoto alla solitudine a al cinismo del mondo esterno.
Un libro per i divoratori di libri e per chi sogna ancora leggendo.
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