Insieme al ciclo della Fondazione, i robot di Asimov sono probabilmente la creazione più celebre del grande scrittore americano. Ciò che probabilmente ha reso così ampio il consenso dei lettori nei confronti delle sue opere è la capacità di raccontare vicende e paesaggi che appaiono credibili, coerenti, "robuste" e in questo ciclo avvincente se ne ha forse la migliore dimostrazione. L'autorevolezza di Asimov nel dare un senso a ciò non può averne, con il piglio di chi sa esattamente di cosa sta parlando mette il lettore nella condizione di cedere senza fatica alla cosiddetta sospensione dell'incredulità. Se poi pensiamo al fatto che i progressi tecnologici cui ormai siamo abituati ci mette sempre più di frequente davanti a meraviglie che fino a pochi anni prima si credevano semplici fantasie, immergersi nella lettura di un romanzo come questo diventa veramente immediato.
La fantascienza è un genere "difficile": tolti coloro che non hanno la capacità o il desiderio di sganciarsi dalla realtà del presente o dalla irrevocabilità del passato, rimangono quelli che amano invece sognare il futuro. E non sono pochi. Tuttavia sono, giustamente, esigenti. Il lettore di fantascienza pretende coerenza, il futuro che si intende narrare deve essere possibile. Ecco allora che, se da una parte non si fa alcuna difficoltà ad accettare una tecnologia che permetta di spostarsi nell'infinità dell'universo in un semplice batter di ciglia, allo stesso tempo si storce il naso di fronte all'eroe di turno che distrugge la flotta dei cattivi alieni schiacciando il grilletto della sua super-pistola laser.
Da questo punto di vista, Asimov è senza dubbio maestro incontrastato. Le vicende narrate nei suoi libri sembrano prese dai libri di storia, quelli che si scriveranno da qui ai prossimi mille anni, con uno stile sì avventuroso ma con un'intelaiatura che ricorda il naturalismo: scientifico, metodico, quasi ineluttabile. Non per nulla l'altra sua creazione, la Psicostoria, incarna proprio questa sua visione del futuro, quella in cui le grandi masse di uomini rispondono in modo matematicamente prevedibile agli eventi che il tempo presenta loro.
Il fascino di Isaac Asimov, nei suoi romanzi di robot ma anche in molti altri racconti, scaturisce proprio dalla sua capacità non solo di raccontare storie avventurose e intriganti ma anche e soprattutto dalla possibilità di immaginare come potrebbe essere veramente il nostro domani.
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2 commenti:
Interessante il vostro blog. Ho cercato di inserirlo tra i miei preferiti, ma con nessun risultato. Dopo questa nota introduttiva, vengo al dunque: mi sto dedicando in questo periodo alla lettura della saga della Fondazione di Asimov, uno scrittore che non ho mai approcciato in precedenza. Ho terminato da poco il primo romanzo "Preludio alla fondazione" e sinceramente ne sono rimasta in parte delusa. Mi aspettavo molto di più a livello psicologico ed introspettivo, invece l'intera vicenda non è altro che un susseguirsi di eventi senza che in fondo l'autore ci conceda particolari sguardi a quella che è l'immensità del cosmo. La Galassia, questo groviglio di mondi abitati, è affascinante, ma poco o nulla Asimov ci racconta del suo cuore pulsante. Forse il libro, essendo l'ultimo scritto dall'autore, risente della mancanza di originalità dovuta alla massiccia produzione che lo precede. Sono comunque intenzionata a portare a termine la saga ed ho infatti già acquistato i successivi due libri. Ancora complimenti per il blog! Vorrei riuscire a seguirvi. A presto
Scusandoci per il colpevole ritardo con cui rispondiamo, possiamo dirti che, per aggiungere il nostro blog ai preferiti, è sufficiente portarsi nella home page cliccando sul titolo "Libri Letti" e successivamente selezionando la voce "Aggiungi ai preferiti" del tuo browser Internet.
Per quanto riguarda la Fondazione di Asimov, di certo i più entusiasmanti sono i capitoli da lui scritti per primi, in particolare "Prima Fondazione", noto anche come "Cronache della galassia" che comprende tra l'altro una delle più affascinanti "overture" che ci sia mai capitato di leggere.
Sperando di essere stati d'aiuto, ti salutiamo e ti invitiamo a seguire ancora il nostro blog.
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